martedì 5 agosto 2014

It was like to being on set of The Walking Dead (Day Out)



Sveglia presto. Ci metto un sacco a mettere insieme i pezzi. É tutto pronto. Aggiungo un paio di cose alla borsa e tolgo la felpa che so che non mi servirà. Almeno spero. Mi preparo mentalmente. É una cosa nuova per me. Avevo già provato ma non è andata bene. Non c'è traffico. 5,30€ di biglietti. Scopro che il treno di cui mi ero segnata l'orario non esiste. Iniziamo bene... Fare le scale puzzolenti 4 volte. Indicazioni non richieste ma ben apprezzate. Non ascolto a musica per non perdere la fermata. Arrivo a Gallarate e cambio treno. Mi rilasso. Ascolto musica. Avrei dovuto leggere. Sosia di Robert Pattinson. Scendo ad Arona e fa un caldo folle. Mi sciolgo nei miei leggings sobri e la mia maglietta Badass. La mia ricerca dell'ombra mi porta da Majno. Ci muoviamo subito. Non ho ancora bevuto il caffè! Elogiare Reedus attraverso i suoi film cercando di non spoilerare niente di TWD mentre ci avviciniamo alla prima location. Prima location. Sembra il set di Walking Dead. Ci aspettiamo che ci arrivi uno zombie alle spalle. Facciamo un giro. C'è una certa aria di desolazione e ricordi del passato. Primo cambio. Muschio sotto le scarpe. Fuck to the zombie. Orecchie da gatto. Dopo un po' ci prendo la mano. Ogni middle finger inalzato oggi era dedicato al Gran Maestro. Cercare di non uccidersi. Tagli ai piedi causa ortiche. Zanzare. Caldissimo ma è il momento giusto. Quasi vomitino. Per fortuna non ho mangiato niente! Seconda location. Secondo cambio. Maniche lunghe e orecchie da gatto sotto il sole dell'1pm. Va meglio. Affondare con i tacchi nella terra. "Fai finta che stai pagando al supermercato e sta passando Reedus". Prendiamo un po' di fresco e parliamo. Scambio di app fotografiche. Fame ma proseguiamo. Terry Richardson ed il suo sparaflashare. Ti odio. Cercare di non cadere nella piscina facendo Lana del Rey. Sean Patrick e la corda di Boondock Saints. Terza location. Niente foto. Aneddoti e cibo per ego in uno spiazzo per coppiette infoiate. Noi ci speriamo... Quarta location. Lunghissimo tunnel buio. Ultimo cambio. Occhi sulle mani. Voglia di fare merenda. Camminiamo seguendo i binati aspettandoci d'incontrare Daryl Dixon e uno scoiattolo. Arriviamo fin su al lago. Vestita come una puttana di Las Vegas. Chiamate rovina sushi time. DAMN IT! Caffè al ginseng e chiacchere. Quanto non riuscivo a sopportare le due faccie di Reedus? Uh, siamo già in stazione? Ritorno turbolento. Inizia tutto alle 19:06. Treno in ritardo. Ecco di nuovo il sosia di Robert Pattinson! Era destino. Correre da un treno all'altro. Bambini dotati di ultrasuoni. Provo a rifare la strada che ho fatto all'andata. Arrivo a Gallarate. Treni in ritardo che spariscono. Nessuno a cui chiedere. Attendiamo non sapendo quando torneremo a casa. Finalmente arriva. Freddo sul treno. Grazie Trenord. Arrivo a casa. Mi passa la fame. Chicago Fire. Sono curiosa del risultato dello shoot. I believe in the post production. In noodles at 11pm we trust! Sonnissimo!

Mental soundtrack:Julian Plenti - Fly As You Might

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